Organizzare un viaggio con i bambini vuol dire anche non mettere mai da parte la tradizione culinaria del luogo che si visita. Così quando siamo stati a Genova abbiamo avuto l'occasione di partecipare ad un laboratorio di cucina di Creativando per imparare a cucinare la focaccia ligure e il pesto alla genovese.
In una location fantastica come quella del Mercato Coperto di Certosa, in una domenica di febbraio abbiamo imparato a fare l'impasto della focaccia. Dopo un piccolo giro di perlustrazione del mercato, tre bancarelle solamente, frutta e verdura, pesce e carne, che vendono rigorosamente solo prodotti locali a chilometro zero (e già questo potrebbe sembrare simbolo di garanzia), e dopo aver comprato della buonissima certosa ci siamo messi a impastare la nostra focaccia.
Olio extravergine, sale, lievito di birra e farina. Non ci sono trucchi per una buona focaccia lievitata se non quello di abbondare con l'olio d'oliva e impastare sapientemente. Non bastano pochi minuti, l'impasto deve essere elastico senza grumi, ci vuole tanta pazienza e tanta manualità.
Abbiamo impastato, tirato l'impasto sulla teglia, cucinato e mangiato la focaccia, a dir poco strepitosa!
Spaghetti al pesto genovese
Il pesto come must della cucina genovese anch'esso è facile da preparare, olio d'oliva, foglie di basilico appena raccolte e pinoli. Nel mortaio, con calma e destrezza si pestano le foglie di basilico assieme ai pinoli, l'olio extravergine viene aggiunto alla fine. La giusta proporzione e' 3 a 1 di foglie di basilico su pinoli. Esistono delle varianti più economiche in cui i pinoli vengono sostituiti con noci o nocciole, il pesto viene buono ugualmente anche se il sapore varia un pochino.
Abbiamo scoperto che la cucina di Genova è una cucina povera, si usano pochi ingredienti prevalentemente comuni e non ricercati, e che l'unico trucco nel saper preparare dei buoni piatti è il procedimento, non bisogna infatti aver fretta ma il risultato ripaga alla grande!
Giulia
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