La mia passione più grande è quella del viaggio. Non é possibile speigare in dettaglio in perché ed il per come, penso personalmente che viaggiare è fantastico perché è uno dei migliori sistemi per crescere interiormente!
Viaggiare agevola conforntarsi, scambiare idee, far cedere barriere, è uno spunto per la curiosità ed al momento di rientrare ci si é sempre arricchiti di qualcosa di speciale.
Non ho dogmi per partire, al fine di gedere il viaggio basta dimenticarsi nei cassetti di casa i luoghi comuni, i pre-giudizi e riempire le valigie del desiderio di scoperta e conoscenza, aprire la mente al nuovo.
Se si viaggia con bambini non c’è nulla di diverso, la filosofia non cambia, è sempre quella.
La mia esperienza di viaggio inizia in tenera età, solo dieci mesi e la mia mamma mi condusse con lei a Colle Isarco, uno dei paesini vicino al Brennero al confine Italia Austria. Il mio papà non era un grande appassionato di montagna (d’estate poi…), ci condusse alla stazione e con un grande bacio ci salutò. passammo la notte strette strette nell letto della carrozza del treno, ci svegliammo al mattino tre le montagne, eravamo arrivate senza grossi problemi.
Arriviamo al 1985. Una mamma di ventinove anni e una piccolissima donna di soli dieci mesi, settecentotrenta km, noi due e basta.
Sembra una cosa semplice, ma di fatto non lo è!
Al tempo non era cosa diffusa viaggiare per due donne, specialmente mamma e figlia così piccola,
poche avrebbero fatto questa scelta all’epoca, anche oggi non so se il coragigo lo trovano in molte.
Per questa cosa devo dire grazie alla mia mamma, mi ha fatto nascere e cresce in libertà, conducendomi a percorrere la via dell’indipendenza, un percorso che mi é stato agevolato sin da piccola.
Il mio primo viaggio con mio figlio Diego l’abbiamo fatto quando lui aveva solo cinque mesi e qualcosina, secondo voi qual’è stata la meta scelta? Siamo andati a Colle Isarco !
Le parole della gente non sono confortanti, spesso sono improntate alla demoralizzazione, lascia stare era la frase più comune. “Ma vai in montagna con un neonato?!”. Io pensavo che non ci vedo nulla di pericoloso ed anzi ha l’occasione per prendere una boccata di ossigeno fuori dal traffico. Ed il problema dell’altitudine…beh, mille metri non sono le montagne del Tibet… Ma farà freddo…beh a Marzo la temperatura non é così bassa ma a dicembre, a casa nostra mica lo tenvo sempre chiuso dentro… si ma gli altri sciano e tu?… io adoro guardare il fuoco del caminetto, camminare nelal natura, bere la cioccolata, bella calda, all’arrivo delle piste innevate… dovevate vedere le facce delle persone incredule...
Sembra incredibile ma chi veramente di problemi non ne ha fa di tutto per crearne di nuovi.
Il nostro insegnamento ? Rispetto, ci vuole sempre rispetto.
Chi viaggia da solo é abituato a pensare solo esclusivamente a se stesso, ma se non si é da soli c’è da pensare anche al nostro compagno di avventura, maggiormente se un bimbo. I piccoli viaggiatori hanno necessità particolari alle quali non possono sopperire, il ritmo biologico é uno di questi, perciò la nanna è fondamentale, sono da riorganizzare le abitudini in funzione del viaggio, una miscelanza tra la consuetudine e la novità può regalare una splendida esperienza a tutti, grandi e piccini.
A tutto questo devo aggiungere, sulla scorta della mia personalissima esperienza che per portare i piccolissimi è meglio lasciare il passeggino a casa, ciò per non trafficare all’aeroporto con questo aggeggio e con il bagaglio, poi il latte di mamma é sempre il migliore, non dovrete avere a che fare con attrezzature per scaldare, conservare, preparare, cucinare etc. etc.
Bene, anticipato il dovuto ecco la nostra esperienza in montagna :
Eccoci, mamma e nanetto all’aeroporto, purtroppo con il pupo a seguito non sono una grande fotografa ma la mia di mamma, che ci é venuta a salutare aveva quasi le lacrime agli occhi.
Volo in aeroplano sino alla città di Bolzano, Andrea invece é salito con la macchina con la compagnia di alcuni nostri amici e chiaramente insieme alla Peciona, la nostra scelta é stata quella di evitare al nostro piccolissimo viaggiatore di stressarsi nell’ovetto per così tante ore, Andrea ci ha recuperato a Bolzano e da li abbiamo proseguito tutti assieme.
Abbiamo alloggiato presso l’Agriturismo Maso Lupo in un appartamento che non mancava di tutto il necessario ed anche più!
La scelta della casa contro la stanza d’albergo è stata motivata più che altro dalla gestione dei pranzi, cene e colazione, la tempistica é più ampia e non ci sono formalità a tavola, anche perché i genitori possono stare la sera con gli amici senza problemi per il piccolo che magari già dorme.
Durante questa vacanza ho voluto approfittare e seguire delle lezioni su come portare i neonati con la fascia lunga, devo dire grazie a Silvia (vedi link a fondo testo) che mi ha aiutato in questo percorso, divenendo una vera e propria amica con la quale condividere esperienze, pensieri, semplicemente, senza limiti, siamo molto simili ed alternative direi!
Usare la fascia per portare il bambino mi ha risolto una sacco di problemi, no passeggino ingombrante in giro da montare, smontare, attraversare porte strette, gradini, scale etc, e poi non ho avuto problemi sul cosa far indossare al nanetto.
Mani, piedi e testa del neonato sono sempre avvolti nella fascia e sotto il mio giaccone, la temperatura non era quindi un problema, ho ptuto camminare tra gli alberi del bosco, entrare ed uscire dai negozi facendo shopping in relax, aspettare i miei amici sciatori a bordo pista sempre e comunque con mio figlio praticamente addosso.
In anticipo sulla partenza la peciona (mia amica) mi aveva sistemato un poncho abbastanza datato realizzando un’apertura sulla parte frontale che permetta anche al bambino di sistemare la testolina. Con un picoclo lavoretto abbiamo ottenuto un gran risultato.
Io mi sono arrangiata ma sono venuta a sapere che esistono delle aziende dedicate all’abbigliamento mamma per portare i piccoli, MaM ad esempio (vedi a fondo pagina il link), e ne ho approfittato pure io per comprare qualcosa!
Per il cibo del bimbo in viaggio nessun problema ! latte di mamma che con mamma felice é ancora più buono. No da pensare alla temperatura giusta, al dosaggio etc etc.. Allattando ogni posto é quello buono, che la richiesta sia per fame, una coccolina o semplicement eil desiderio di fare un pisolino, sempre alla sua portata.
La nostra vacanza - viaggio in montagna é stata straordinaria, camminate in paesaggi stupendi, mangiato nelle baite cibi genuini e tradizionali, provata l’esperienza della neve in famiglia, insomma una vera e propria esperienza da ricordare.
E c’è ancora qualcuno che ha qualche dubbio ?
Claudia
Visita il blog dell'autrice ed i siti citati nel post www.pecionate.blogspot.it/ www.portareipiccoli.it/ www.cavallisilvia.blogspot.it/ http://www.mamdesign.net/
Testo originale di Claudia adattato da e per bambiniconlavaligia.it
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